Per rispondere correttamente a questa domanda, dobbiamo fare un passo indietro e quindi conoscere il motivo per il quale non è assolutamente possibile applicare il semipermanente su unghie troppo lunghe.
L’unghia naturale, essendo composta prevalentemente da cheratina, è allo stesso tempo flessibile e resistente; per intenderci meglio: “si piega, ma non si spezza”!
L’applicazione del semipermanente, prevede la stesura di tre o quattro strati di prodotto che non fanno altro che irrigidire l’unghia, inspessendola e rendendola vulnerabile a qualsiasi urto…
Premesso ciò, possiamo asserire con estrema consapevolezza, che la bombatura è necessaria perché impedisce all’unghia di spezzarsi proprio nel punto più delicato: detto punto di stress o zona di sollecitazione.
È fondamentale che la bombatura sia posizionata correttamente, poiché il suo scopo è quello di attutire eventuali urti, proteggendo l’unghia naturale da sollevamenti, traumi e dolorose fratture.
Se però parliamo di allungamento, il discorso diventa più complesso. La bombatura può essere strutturata in due modi differenti: classica o balance point a seconda di dove andiamo a collocare l’apice, ossia il punto di massima altezza dell’unghia. Proprio qui dovrò collocare il maggior quantitativo di prodotto dopo aver posizionato correttamente la cartina.
E’ importante sapere che in entrambi i casi è fondamentare creare un’ unghia ben proporzionata a quella di partenza, vale a dire che se immagino di dividere la lamina in 3 sezioni è corretto allungarla fino ai 2/3 di essa.
Guardiamo nel dettaglio i due diversi tipi di bombatura:
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